È stata davvero una serata speciale quella che si è tenuta lunedì 16 dicembre nelle meravigliose sale della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Per concludere letteralmente “in bellezza” questo 2024 – anno del suo quarantesimo anniversario – Fondazione Mariani ha organizzato per amici e sostenitori una visita guidata tra i capolavori della Pinacoteca e una cena con asta benefica nella suggestiva Sala delle Accademie, che si è aperta con un discorso del Presidente Lodovico Barassi.
Per gli ospiti è stata un’occasione per incontrarsi e conoscere più da vicino il lavoro che la nostra Fondazione porta avanti dal 1984, in collaborazione con i migliori ospedali e centri di ricerca, al fine di garantire assistenza e cure ai bambini con patologie neurologiche. Ammirare capolavori come la Canestra di frutta del Caravaggio e il cartone della Scuola di Atene di Raffaello è stato un momento unico, ma la vera bellezza è stata condividere la nostra missione, che si traduce in un impegno concreto per dare un futuro di speranza ai piccoli pazienti e migliorare la loro vita e quella delle loro famiglie.
L’incontro con Monica Boggioni, campionessa paralimpica di nuoto (un oro e due bronzi a Parigi 2024), testimone diretta del valore delle nostre iniziative, ci ha emozionato e ispirato. La sua storia di impegno e successo ci spinge a fare ancora di più per i bambini con malattie neurologiche. Proprio per loro stiamo preparando un nuovo progetto: un programma di nuoto che, con la guida e l’esempio di Monica, offrirà a questi bambini stimolanti opportunità di crescita e benessere. Non vediamo l’ora di raccontarvelo!
Si concludono così i nostri primi quarant’anni, con lo sguardo rivolto al futuro e ai tanti progetti in cantiere: il nuoto inclusivo, ma anche il libretto in CAA (Comunicazione Aumentativa e Alternativa) per i piccoli velisti speciali, le nuove attività nei centri di assistenza Fondazione Mariani, la formazione internazionale in Africa e il potenziamento delle piattaforme e reti di ricerca FM. Resta immutata la voglia di fare sempre di più per i piccoli pazienti, con la consapevolezza che è un percorso da fare insieme alle loro famiglie, ai medici, terapisti, ricercatori. E naturalmente ai donatori, che con generosa sensibilità sostengono la nostra missione. Grazie di cuore.