Reti di ricerca
Rete FM Neonatale
Per i neonati prematuri VLBW (Very Low Birth Weight), con peso alla nascita inferiore ai 1.500 grammi, il rischio di un disturbo dello sviluppo neuropsichico è molto alto. Importanti sequele neurologiche colpiscono anche il 25% dei neonati sopravvissuti all’encefalopatia ipossico ischemica moderata o severa, patologia che nonostante i grandi progressi della medicina perinatale è tuttora gravata da una elevata mortalità.
Responsabili scientifici
Prof. Fabrizio Ferrari
Università di Modena e Reggio Emilia
Dr.ssa Licia Lugli
AO-Universitaria di Modena
La Rete FM
La Rete nasce come progetto integrato delle reti Neuroprem e NeuronatR per i neonati a rischio neuroevolutivo.
Neuroprem – attiva dal 2015 con il sostegno della Fondazione – ha l’obiettivo di promuovere il follow-up neurologico del neonato prematuro “Very Low Birth Weight” e di raccogliere dati sull’outcome neuropsicologico a 2 anni di tale categoria di neonati. Ad oggi ha coinvolto diverse Terapie Intensive Neonatali (TIN) in Italia.
Neuronat-R nasce invece come estensione del registro – operativo dal 2016 – dei nati in Emilia-Romagna con encefalopatia ipossico ischemica moderata o severa.
La nuova Rete FM Neonatale mira a integrare il personale addetto al follow-up di queste due reti, a uniformare le metodiche di raccolta dei dati e a iniziare un’attività di audit sistematico, sia nel reclutamento dei lattanti a rischio che nell’invio alle strutture di rieducazione territoriali.
Vari sono i fattori che favoriscono l’integrazione delle due reti. Innanzi tutto, la piattaforma informatica (REDCap) e l’hosting server sono già gli stessi, così come gran parte degli strumenti diagnostici. Inoltre, la formazione di un board scientifico comune consentirà la programmazione di un’attività sui dati raccolti. Il coordinamento dell’elaborazione statistica è affidato a Roberto D’Amico, professore di statistica all’Università di Modena nonché Direttore del Centro Cochrane italiano.