Protossido d’azoto, un alleato per le procedure pediatriche - Fondazione Mariani
/ Neurologia infantile

Protossido d’azoto, un alleato per le procedure pediatriche

Nel numero di aprile 2021 della rivista “Medico e Bambino” un interessante articolo tratta di “Utilizzo del protossido di azoto nella riduzione del dolore e dell’ansia da procedura in pediatria – Possiamo fare di più facendo meno?”. È frutto di uno studio condotto presso la UOC di Pediatria di ASST-Lariana, Ospedale Sant’Anna di Como, diretta dal dr. Angelo Selicorni.

A un anno di distanza proponiamo la sintesi del paper, che illustra come l’utilizzo di una miscela equimolare protossido di azoto/ossigeno possa contribuire in modo significativo ad alleviare le sofferenze dei piccoli pazienti durante le procedure dolorose. Si tratta di una pratica tuttora sottoutilizzata che però, considerate la relativa semplicità d’uso e i costi contenuti, può valere la pena tenere presente.

Razionale – La prevenzione e il controllo del dolore da procedura devono includere una adeguata analgesia e la riduzione dell’ansia associata alla procedura stessa. Uno strumento che combina l’effetto analgesico e ansiolitico è il protossido di azoto miscelato in diverse percentuali all’ossigeno.

Obiettivi – Scopo di questo studio è valutare l’efficacia del protossido di azoto nella gestione del dolore e dell’ansia da procedura in ambito pediatrico valutando anche la possibilità di somministrazione della miscela precostituita di protossido di azoto e ossigeno 50/50 in autonomia da parte del personale infermieristico adeguatamente formato.

Materiali e metodi: abbiamo condotto uno studio osservazionale presso il Pronto Soccorso pediatrico e l’UOC di Pediatria del PO Sant’Anna di Como istituendo una procedura ad hoc applicata ai pazienti pediatrici di età superiore a un anno che necessitavano di essere sottoposti a procedure dolorose di intensità da lieve a moderata tra il 6 luglio 2017 e il 31 dicembre 2019. La miscela è stata somministrata tramite una valvola a domanda. Per ogni paziente è stata compilata una scheda con i dati anagrafici, gli effetti collaterali, i parametri e la valutazione del dolore pre- e post-procedura. A tutto il personale è stato sottoposto un questionario di gradimento.

Risultati – Lo studio conferma che il protossido di azoto premiscelato è sicuro ed efficace garantendo un effetto analgesico e ansiolitico per un ampio numero di procedure moderatamente dolorose. L’utilizzo contenuto di farmaci in associazione e il non aver mai associato oppioidi rende verosimilmente conto della assenza di effetti collaterali maggiori.

Conclusioni – I dati da noi raccolti portano a considerare che la miscela equimolare protossido di azoto/ossigeno sia ancora sottoutilizzata rispetto alla sua efficacia e maneggevolezza nella sedazione procedurale e confermano che, con l’utilizzo di concentrazioni fisse e non ricorrendo all’associazione con oppioidi, è sicura e utilizzabile da personale infermieristico formato.

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