Il 29 settembre 2024, il Centro Fondazione Mariani “Non solo occhi per crescere” celebra con orgoglio il secondo anniversario dalla sua inaugurazione. Parte integrante del Centro di Neuroftalmologia dell’Età Evolutiva della Fondazione Mondino di Pavia, il Centro si distingue per il suo approccio innovativo e centrato sulla persona, con un focus su: accoglienza, continuità di cura, visione funzionale, approccio integrato e coinvolgimento attivo di pazienti e famiglie.
«Durante questi due anni, sono state introdotte diverse novità, tra cui un sistema di triage neuroftalmologico che ottimizza il processo di cura» spiega la dr.ssa Sabrina Signorini, responsabile del Centro. «Questo sistema permette di valutare la priorità e la modalità di accesso dei pazienti grazie al contatto diretto con le famiglie, offrendo uno spazio di accoglienza attraverso risposte immediate e supporto ai genitori fin dalla prima richiesta di visita.
È stato inoltre creato un gruppo di lavoro dedicato alla continuità di cura, che coordina gli interventi multiprofessionali anche per favorire una rete integrata tra ospedale, territorio, scuola e domicilio. L’obiettivo è assicurare una presa in carico completa e multidimensionale, capace di adattarsi alle esigenze del bambino con deficit visivo.
Il concetto di cura va oltre la mera valutazione della vista: il Centro pone particolare attenzione alla “functional vision”, ossia a come il deficit visivo impatta la vita quotidiana e lo sviluppo neuropsichico globale del bambino. A tal proposito, l’équipe ha intensificato la propria attenzione verso l’interazione tra visione e apprendimenti scolastici, oltre che sugli aspetti psicologici ed emotivi legati alla disabilità visiva.
Un’altra area di crescita riguarda infatti il supporto psicologico offerto ai bambini/ragazzi e alle loro famiglie, attraverso un approccio integrato. Il percorso di presa in carico psicologica è stato ridefinito per fornire anche uno spazio di ascolto e supporto ai genitori, accompagnandoli nella comprensione delle necessità di sviluppo del loro bambino. Sono stati anche avviati gruppi di lavoro psicoterapeutici e laboratori artistici per favorire lo sviluppo delle abilità sociali.
Il Centro ha inoltre rafforzato i legami con le associazioni di pazienti e ha implementato percorsi volti a rendere il bambino e la sua famiglia protagonisti attivi del processo di cura, attraverso l’uso di strumenti di valutazione specifici, come la scala VIDA (Visual Impairment Developmental Autonomy scale)».
Ed ora… nuove iniziative sono allo studio per potenziare i percorsi di ‘care’ del Centro FM: stay tuned!
Si ringrazia per il contributo la dr.ssa Sabrina Signorini della Fondazione Mondino