Neurofibromatosi di tipo 1, trial di fase I/II per l’età pediatrica - Fondazione Mariani
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Neurofibromatosi di tipo 1, trial di fase I/II per l’età pediatrica

«È attualmente in corso uno Studio di Fase I/II internazionale per valutare la farmacocinetica, la sicurezza/tollerabilità e l’efficacia della formulazione in granuli di Selumetinib in bambini di età compresa tra ≥1 e <7 anni affetti da neurofibromi plessiformi sintomatici e inoperabili correlati alla Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1)» spiega la dr.ssa Veronica Saletti, Principal Investigator (PI) e coordinatore italiano del trial presso la SC di Neuropsichiatria Infantile 2 dell’IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano, che ospita il Centro Fondazione Mariani per le Disabilità Complesse. Al suo fianco, come sub-I, la dr.ssa Rossana Bucci, sostenuta dalla nostra Fondazione.

La NF1 è una malattia rara con interessamento di uno su 3.000 nati vivi, trasmessa con modalità autosomica dominante e causata da varianti inattivanti il gene oncosoppressore NF1. Il gene NF1 codifica la proteina neurofibromina espressa in tutte le cellule, ma in particolare nelle cellule del sistema nervoso. Quando il gene è mutato, la proteina alterata non è efficace nell’inibire la crescita e la proliferazione cellulare; questo spiega la predisposizione allo sviluppo di tumori, soprattutto del sistema nervoso, che caratterizza la patologia.

Uno dei tumori che più caratterizzano la NF1 è rappresentato dal neurofibroma plessiforme che si sviluppa in una percentuale variabile fino al 50% degli individui affetti dalla patologia e che viene diagnosticato per lo più in età pediatrica. Per quanto si tratti di un tumore benigno della guaina dei nervi periferici, ha una tendenza a crescere progressivamente e può, talvolta, raggiungere grandi dimensioni; può quindi essere causa di deformità, dolore, compromissione funzionale motoria e compressione di organi circostanti con potenziali conseguenze significative. Inoltre, ha un rischio non trascurabile di degenerazione maligna.

Il Selumetinib è un MEK-inibitore capace di bloccare la funzione di un enzima nella via di segnalazione che porta alla proliferazione cellulare. La formulazione in capsule, somministrabile per via orale, è stata di recente sperimentata nei bambini di età pari o superiore a 3 anni nei quali si è dimostrata efficace e con un profilo di sicurezza accettabile, nel trattamento dei neurofibromi plessiformi sintomatici e inoperabili correlati alla NF1. La formulazione in capsule ne preclude tuttavia la possibilità di somministrazione a bambini incapaci di deglutirle ed ai bambini di età inferiore a 3 anni. È stata quindi sviluppata la formulazione granulare che è attualmente in corso di sperimentazione anche in Italia, con la speranza di poter offrire in futuro un valido e concreto aiuto a questi bimbi “rari”.

Si ringrazia la dr.ssa Veronica Saletti della Fondazione IRCCS Istituto Besta per il contributo.

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