Un grosso ostacolo che si incontra nella disabilità consiste nella difficoltà a comunicare e a esprimere le emozioni, soprattutto quando il linguaggio risulta particolarmente deficitario e, in quadri complessi, addirittura assente. Ecco perché la musica, linguaggio universale che da sempre accompagna la storia dell’uomo, può essere una potente alleata nell’intervento riabilitativo di bambini con disabilità.
Proprio di “Musicoterapia e Disabilità: presupposti – applicazioni – prospettive” parlerà il convegno organizzato a Milano da Fondazione TOG, che si terrà l’8 maggio in presenza e streaming con il patrocinio di Fondazione Mariani. Una stimolante occasione per approfondire questi temi e per capire come l’uso della musica e degli elementi musicali possa contribuire a promuovere processi espressivi, comunicativi, relazionali, a facilitare l’integrazione degli aspetti psico-corporei, ad attivare e regolare la sfera emozionale e a esercitare abilità cognitive e motorie.
L’applicazione della musicoterapia nella disabilità si è infatti rivelata molto efficace. La terapia non è la musica in sé, ma la creazione di una relazione attraverso la musica, e ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita, l’acquisizione di stati di benessere, la scoperta di un potenziale espressivo e comunicativo che può rafforzare la capacità di relazionarsi con l’altro e col mondo.
Il convegno, in collaborazione con il CMT – Centro di Musicoterapia-studi e ricerche di Milano, è gratuito e accreditato ECM previa iscrizione fino a esaurimento dei posti disponibili.
Tra le relazioni previste, quella sugli effetti della musica sull’organizzazione del cervello a cura della dr.ssa Daria Riva (membro del Comitato Scientifico di TOG e presidente del nostro Comitato Scientifico Assistenza-Formazione), e quella su “Musica, musicoterapia e intervento musicale nella disabilità” della dr.ssa Luisa Lopez (neurofisipatologa, coordinatrice scientifica dell’area Neuromusic di Fondazione Mariani).
Inoltre, tra i moderatori dell’evento, vi sarà anche la d.ssa Maria Majno, vice presidente di Fondazione Mariani e coordinatrice dell’area Neuromusic, che sin dalla nascita di questo promettente settore si è impegnata nel promuovere il dialogo tra neuroscienziati e musicisti.