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Nel mondo moderno soltanto una minoranza di bambini riceve cure mediche adeguate, mentre la maggior parte di essi deve confrontarsi tuttora con la necessità di soddisfare i bisogni primari. Risulta quindi talvolta azzardato immaginare un ruolo per la neurologia infantile a favore di quei bambini che principalmente muoiono di malnutrizione e malattie infettive. OBIETTIVI E VALORI DEL SETTORE COOPERAZIONE DELLA FONDAZIONE MARIANI Sulla base dell’art. 3 dello statuto, ed in considerazione dei tre settori di intervento della Fondazione Mariani, assistenza, formazione, ricerca, il settore Cooperazione implementerà progetti per la tutela e la salvaguardia dei diritti fondamentali dei minori, (così come sono sanciti dalla), attraverso il finanziamento di azioni inquadrate nel campo della neurologia infantile, nei paesi in via di sviluppo. CRITERI DI INTERVENTO DELLA FONDAZIONE MARIANI Quali programmi la Fondazione può supportare? • Programmi che forniscano assistenza a lungo termine a bambini con patologie legate alla neurologia infantile e che garantiscano un miglioramento sostanziale delle loro condizioni di vita • Programmi a breve e medio termine (supporto ad interventi di neurochirurgia pediatrica) • Programmi di emergenza epidemica • Programmi di informazione e sensibilizzazione culturale legati alle problematiche neurologiche pediatriche • Programmi di aggiornamento per le strutture ospedaliere dei paesi in via di sviluppo • Programmi dove il 70% dei beneficiari sono bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni Condizioni necessarie all’intervento della Fondazione • Una situazione di inadeguatezza delle competenze neurologiche • Situazioni in cui bambini affetti da patologie neurologiche siano abbandonati dalle istituzioni pubbliche o private a cui vengano negati i diritti umani fondamentali • La probabilità che l’intervento della Fondazione possa fornire un miglioramento tangibile e sostanziale della situazione esistente • La presenza di un partner locale (associazioni o ospedali) competente e affidabile con cui la Fondazione sia in grado di instaurare una partnership di reale e reciproca collaborazione • Sufficienti infrastrutture locali che garantiscano il necessario supporto all’intervento In circostanze eccezionali possono essere presi in considerazione progetti che non incontrino i presupposti sopraesposti nel caso in cui: • Sussista un bisogno urgente e concreto e la Fondazione sia l’unica in grado di fornire un aiuto immediato a quei bambini, che altrimenti non riceverebbero nessun tipo di supporto Quali le aree di intervento? Non esistono restrizioni di nessun genere riguardo le aree di intervento della Fondazione.Sono tuttavia da escludere le zone di conflitti civili o guerre. |
Progetto inteso al
recupero scolastico e sociale di bambini albanesi con disabilità e/o difficoltà
neuropsichiche, comportamentali, e carenze assistenziali, frequentanti le
scuole d’infanzia ed elementari della città di Saranda e dintorni
Partner locale: Qendra Sociale Santa Marcellina di Saranda
Data di inizio: gennaio 2004
Obiettivo generale del
progetto
Grazie alla sempre più forte attivazione di canali
efficaci con le strutture specialistiche di Tirana (neuropediatriche e
psicologiche), è stato possibile formulare
un nuovo Progetto di cooperazione con le forze locali inteso:
Risultati: |
Al momento non ci sono progetti in corso.
La Fondazione mantiene il suo impegno nella Cooperazione sostenendo il progetto “Gemellaggio con Ospedale Generale di Maputo/Mozambico per la formazione in Neurologia Pediatrica” promosso dalla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, suo partner statutario. Una prima fase del progetto, avviata nel 2010 e conclusasi nel 2013, si è svolta con il cofinanziamento di Regione Lombardia e ha permesso la formazione in ambito neurologico e neurocognitivo clinico di personale medico e infermieristico mozambicano. L’attività svolta attraverso il supporto della Fondazione Mariani, proseguita negli anni successivi, ha riguardato anche lo studio di fattibilità e messa in opera di una apparecchiatura per la trasmissione telematica all’Istituto Besta di dati clinici ed EEG di pazienti osservati presso l’Ospedale di Maputo. L’implementazione di tale sistema di teleconsulto elettroencefalografico e di telemedicina neurologica è prevista nel 2015-2016.
Si è tenuta il 29 settembre 2015, nella cornice di EXPO, una giornata di studio, riflessione e approfondimento sulla cooperazione internazionale promossa dalla KIP International School, dalla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito del Programma DREAM (Disease Relief through Excellent and Advanced Means) e da Global Health Telemedicine. L’incontro, dal titolo "Più sanità, più tecnologia, più cultura", ha ospitato anche l’intervento “Teleneuropsichiatria infantile nell’Africa Subsahariana” a cura del dr. Nardo Nardocci e del dr. Giuseppe Didato del Besta. Tale intervento ha illustrato risultati e prospettive del progetto.
Teleneuropsichiatria infantile nell’Africa Subsahariana
Studi di fattibilità |
L’ampliamento delle attività alla Cooperazione internazionale va correlato alla grande esperienza della Fondazione nell’assistenza e nella formazione in Neurologia infantile, e alla volontà di mettere a disposizione dei Paesi più disagiati l’importante patrimonio di conoscenze specifiche acquisite e di contatti scientifici.
Può sembrare azzardato immaginare un ruolo per la Neurologia infantile in Paesi in cui i bambini muoiono principalmente per malnutrizione e malattie infettive. Tuttavia occorre sottolineare che la Neurologia infantile ricopre un ruolo importante rispetto a queste complicanze, non solo perché un bambino malnutrito o colpito da malattie infettive risulta più esposto a patologie neurologiche, ma anche perché tali complicanze producono un forte impatto cerebrale nei bambini, rappresentando un enorme danno per il futuro di queste popolazioni.
L’obiettivo della Fondazione è quello di esportare le proprie esperienze scientifiche e il proprio patrimonio culturale inserendosi in processi di sviluppo che aiutino i bambini due volte marginalizzati, dalla malattia e dal sottosviluppo, a inserirsi come patrimonio culturale della società in cui vivono.Tali processi sono mirati a consentire una buona diffusione della prevenzione, garantire la sensibilizzazione delle famiglie e dell’opinione pubblica per evitare ogni forma di ghettizzazione nei confronti dei bambini disabili, supportare con l’aiuto di nostri specialisti la formazione in Neurologia infantile dei medici locali, e promuovere la conoscenza di tutte le metodiche in ambito riabilitativo che consentano di migliorare la qualità della vita dei bambini.
Nei progetti fino ad oggi svolti, gestiti dalla Fondazione sempre in collaborazione con partner locali e con le autorità sanitarie dei Paesi interessati, lo sforzo della Fondazione è stato quindi quello di sganciarsi da una concezione di semplice “assistenza”, che necessita solo di contributi finanziari, per divenire promozione di uno sviluppo autentico e auto-sostenibile.
Le attività di Cooperazione gestite direttamente dalla Fondazione sono al momento sospese. La Fondazione Mariani mantiene comunque il suo impegno in questo settore sostenendo il progetto “Formazione neurologica di personale sanitario per una migliore gestione delle complicazioni neurologiche, con particolare riferimento a quelle del virus HIV, in particolare nei bambini” promosso dalla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, suo partner statutario, presso l’Ospedale Centrale di Maputo in Mozambico.
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