Su “Neurology” uno studio modenese sull’epilessia
È stato pubblicato sul numero di luglio di “Neurology” uno studio condotto dai ricercatori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e dell’AUSL di Modena sui livelli plasmatici di ghrelina e des-acil ghrelina nei bambini con epilessia al fine di stabilire una possibile relazione con la risposta ai farmaci antiepilettici (AED). Coordinato dal prof. Giuseppe Biagini del Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, lo studio aveva l’obiettivo di valutare eventuali variazioni nella produzione di questi ormoni nei pazienti in età pediatrica, considerando separatamente coloro che presentavano una buona risposta ai farmaci antiepilettici e confrontandoli con pazienti resistenti alla terapia farmacologica. La ricerca ha interessato 114 soggetti con epilessia, di età compresa tra 3 mesi e 14 anni, 77 dei quali individuati come responsivi, in quanto non presentavano crisi epilettiche ricorrenti grazie al trattamento farmacologico, e 37 non responsivi, non avendo presentato una riduzione significativa delle crisi epilettiche nonostante l’impiego di più farmaci, nonché confrontando entrambi i sottogruppi con 59 bambini reclutati come gruppo di controllo. Diversamente dalle attese, si è notato che i livelli plasmatici di ghrelina erano raddoppiati nei pazienti responsivi ai farmaci antiepilettici, sia quando confrontati con i soggetti sani, sia con i pazienti non responsivi. Anche i livelli plasmatici di des-acil ghrelina erano più elevati nello stesso gruppo responsivo ai farmaci. Le differenze osservate, molto significative, hanno suggerito che la risposta ai farmaci antiepilettici possa essere agevolata dall’attivazione di meccanismi coinvolti nella regolazione della produzione di ghrelina. Il team modenese ritiene che l’aumento di tali peptidi possa determinare la differenza nella risposta osservata alla terapia farmacologica.