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Migliorare la qualità di vita dei bambini con patologie neurologiche è il cuore della missione di Fondazione Mariani. Un impegno costante che nel Dipartimento di Neuroscienze pediatriche della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano, sede di tre dei nostri Centri di assistenza, si traduce anche nel sostegno a interventi annuali di umanizzazione per migliorare l’accoglienza e il comfort dei bambini ricoverati o che si recano in istituto per le visite ambulatoriali e le cure.
Proprio in queste settimane, su suggerimento delle caposala, si è scelto di donare un ecografo portatile, wireless, per la valutazione del residuo vescicale. «Questo strumento è molto utile, perché serve a valutare in modo più oggettivo se una manovra invasiva come il cateterismo vescicale sia davvero necessaria, e contribuirà così a rendere più “umana” l’assistenza ai piccoli degenti» spiega la dr.ssa Giovanna Zorzi, responsabile del Centro Fondazione Mariani per i Disordini del Movimento dell’Età Pediatrica.
Negli anni gli interventi – ogni volta concordati con i direttori dei Centri FM – hanno interessato l’acquisto di alcune apparecchiature, come il Vein Viewer Flex per rendere meno doloroso il prelievo venoso e il Sistema di remote monitoring per i bambini ricoverati in gravi condizioni o che necessitano di un controllo costante dei parametri durante le terapie. Sempre in un’ottica di umanizzazione sono stati acquistati 20 televisori per offrire qualche momento di svago nelle lunghe giornate in ospedale, una armadiatura speciale con piccole casseforti per le stanze dei reparti, mobili colorati e attrezzature per allestire gli spazi del day-hospital pediatrico “a misura di bimbo”. In collaborazione con CBDIN onlus e altre associazioni, è stato inoltre ristrutturato il giardinetto con i giochi presso la sede del Besta in via Celoria.
Piccoli e grandi gesti di attenzione per esprimere concretamente, nella quotidianità di questi bimbi e delle loro famiglie, la nostra volontà di prenderci cura di loro, come un tempo faceva la nostra fondatrice, la Signora Luisa Mariani, che già negli anni Cinquanta dava assistenza come volontaria ai piccoli ricoverati dell’Istituto.