È dedicato ai bambini e adolescenti con disabilità visiva (VI) il progetto VIPPSTAR, ideato per offrire nuove strategie di prevenzione personalizzate e un approccio completo alla salute, basato su strumenti digitali avanzati e tecnologie di intelligenza artificiale (IA). L’obiettivo è fornire strumenti che favoriscano l’autonomia di questi pazienti e che li aiutino ad affrontare le sfide quotidiane: dalle attività fisiche all’inclusione sociale, dalla nutrizione alla gestione della salute mentale.
Il progetto, di durata quadriennale, coinvolge una rete di 18 soggetti europei – tra ospedali, università e aziende – ed è coordinato dalla prof.ssa Elisa Fazzi dell’Università di Brescia – ASST Spedali Civili, nonché presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) e membro del Comitato Scientifico Assistenza-Formazione di Fondazione Mariani.
Sarà realizzata una piattaforma di telemedicina per la riabilitazione personalizzata precoce, rendendo i genitori di questi pazienti parte attiva dei processi di supporto alla rifunzionalizzazione a livello neurale. Inoltre, è previsto l’utilizzo di avatar e “serious gaming”, giochi progettati per coinvolgere i ragazzi attraverso feedback multisensoriali, incoraggiando in modo divertente la loro partecipazione.
Con la guida dell’Istituto Superiore di Sanitàe dell’Università di Edimburgo, sarà poi sviluppata una rete transnazionale per la raccolta di dati in tutta Europa – VIPPSTAR-NET – che permetterà un monitoraggio a lungo termine dei profili dei pazienti con VI, così da fornire una solida base di prove per lo sviluppo di strategie di cura personalizzate.
Il team di VIPPSTAR è impegnato a garantire che queste tecnologie guidate dall’intelligenza artificiale siano utilizzate in modo sicuro e, a tal fine, ha lanciato un “regulatory sandbox”, ovvero un ambiente controllato in cui gli strumenti di IA possono essere testati in contesti reali e monitorati per garantire la conformità con standard etici e di privacy.
«Gli attuali modelli di assistenza spesso non riescono a fornire un supporto personalizzato e continuo ai pazienti con disabilità visiva, specialmente durante l’adolescenza» commenta la prof.ssa Fazzi. «Grazie all’uso innovativo della tecnologia, agli interventi personalizzati e all’impegno per gli standard etici, VIPPSTAR sta tracciando una nuova direzione per il futuro dell’assistenza in questo campo».
